Ognuno di noi è uguale ma non identico
Il concetto della biodiversità spesso viene incompreso dalle persone. Solitamente non viene concepito che tutti gli esseri umani sono uguali e cioè possiedono tutti uno scheletro, un cuore, una mente, un pensiero, ma non identici. Infatti ciò che contraddistingue gli esseri umani sono le emozioni e i comportamenti che abbiamo acquisito nel corso della nostra crescita. Oltre alle capacità emozionali e ai comportamenti ciò che fa la differenza e ci contraddistingue veramente è il patrimonio genetico o genoma che risiede nel DNA. Il DNA si trova all’interno di ogni cellula del corpo umano ed è composto da cromosomi, che contengono tutte le informazioni genetiche che si trasmettono da un individuo all’altro. Ogni parte del DNA è formata da elementi più semplici, come se fossero gli anelli di una catena. Il DNA è la base fondamentale della vita.
‘’Il corpo dell’uomo ha in se stesso sangue e flegma e bile gialla e nera, e queste cose per lui costituiscono la natura del corpo, e a causa di esse soffre o è sano’’ Ippocrate (460-377 a.C.)
E’ un principio biotipologico che non esistono tipi puri, ma soltanto delle prevalenze più o meno accentuate. Il normo tipo si ha quando i quattro fattori e relative funzioni sono bene integrate tra di loro. Ippocrate, considerato il padre della medicina 460-377 a.C, tentò di applicare la teoria umorale, antico tentativo di provenienza occidentale basatosi sul fatto che in natura esistono 4 elementi fondamentali che costituiscono la realtà (terra, acqua, aria, fuoco), alla natura umana, definendo l'esistenza di quattro umori base, ovvero bile nera, bile gialla, flegma ed infine il sangue (umore rosso). La terra corrisponderebbe alla bile nera (o atrabile) che ha sede nella milza, il fuoco corrisponderebbe alla bile gialla (detta anche collera) che ha sede nel fegato, l'acqua alla flemma (o flegma) che ha sede nella testa , l'aria al sangue la cui sede è il cuore. A questi corrispondono quattro temperamenti (flegmatico, melanconico, collerico e sanguigno), quattro qualità elementari (freddo, caldo, secco, umido), quattro stagioni (primavera, estate, autunno e inverno) e quattro stagioni della vita (infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia). Il buon funzionamento dell'organismo dipenderebbe dall'equilibrio degli elementi, mentre il prevalere dell'uno o dell'altro causerebbe la malattia.
Temperamento bilioso collerico è il biotipo ipermisto
(Elementi caratteristici: bile gialla, fuoco, fegato, caldo, giovinezza, estate)
Solitamente caloroso, con livelli di energia alternati con tendenza a cali di energia, si presenta magro, con la cute olivastra e calda secca o grassa le funzioni neurovegetative sono rapide; dimostra intelligenza, con carattere volitivo, ambizioso e passionale, è magro asciutto, di bel colore, irascibile, permaloso, furbo, generoso e superbo, forma corporea armonica, struttura ossea longilinea, muscolatura ben rappresentata e delineata, forma del viso quadra, labbra ben disegnate, spalle larghe-rettilinee, bacino ben strutturato, torace armonico e punto di vita sottile, seni ben delineati, arti slanciati e ben modellati. E’ ugualmente rappresentato sia nel sesso maschile che in quello femminile. Normalmente dotato di un buon metabolismo tiroideo e un buon equilibrio ormonale, ma anche in seguito a stili di vita errati si altera e porta ad un rallentamento del metabolismo tiroideo con accumulo di grasso generalizzato in tutto il corpo, vengono risparmiati normalmente i polpacci. Gli alimenti che preferisce sono i carboidrati e la caffeina.
Temperamento linfatico o flemmatico è il biotipo ipolipolitico
(Elementi caratteristici: flegma, acqua, testa, secco, maturità, autunno)
Livello energetico freddoloso, grande energia e resistenza, va avanti anche quando è stanco. Presenta forme rotonde e flaccide, cute pallida-biancastra e fredda le funzioni neurovegetative sono ridotte e il carattere è solitamente riflessivo, beato, lento, pigro, sereno e talentuoso, forma corporea arrotondata, struttura ossea robusta, muscolatura consistente e tonica, forma del viso rotondeggiante, labbra larghe ispessite e pallide, spalle corte e cadenti, bacino largo e voluminoso, torace prevale la larghezza sulla lunghezza, seni apparentemente piccoli, arti apparentemente corti. E’ una morfologia quasi esclusivamente femminile, ma può essere presente anche nell’ uomo con alti livelli di ormoni estrogeni. Accumula grasso soprattutto sul sedere ma anche sui fianchi e sulla regione peritrocanterica cioè sulla parte esterna delle cosce. Preferisce i dolci e manicaretti vari, i cibi elaborati in particolar modo. E’ il biotipo che risponde peggio all’attività fisica e brucia meno i grassi a causa di una maggior presenza dei recettori alfa 2 nel tessuto adiposo. A livello ormonale si dice che è ipotalamo-vago-insulina dominante, cioè tende a rallentare il metabolismo tiroideo.
Temperamento sanguigno è il biotipo iperlipogenetico
(Elementi caratteristici: sangue, aria, cuore, umido, vecchiaia, inverno)
E’ un tipo caloroso, con notevole energia per tutto il giorno che tende a scemare in tarda serata. Le forme sono piene ma più toniche, forma corporea ben sviluppata, struttura ossea robusta e solida, muscolatura consistente e tonica, forma del viso tendente all’ ovale, labbra larghe-accentuate e rosse, spalle larghe e leggermente cadenti, bacino largo, torace ben rappresentato in altezza e larghezza, seni rotondeggianti, arti ben sviluppati e carnosi, cute rosa e calda è vitale nelle sue funzioni e ha carattere gioviale e impulsivo, risulta goloso e dedito ad una sessualità giocosa. E’ una morfologia più frequente nel sesso maschile ma relativamente presente anche nel sesso femminile. Accumula grasso prevalentemente al di sopra della vita, sulla schiena, stomaco e torace. Ama i cibi salati, cibi grassi anche i dolci, e le bevande alcoliche. E’ un tipo che costruisce molto grasso avente l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene dominante, con iperinsulinismo e poca tollerabilità degli zuccheri, oltre che ad una predisposizione alla sindrome metabolica.
Conoscere il biotipo di appartenenza ed adottare le adeguate strategie alimentari piuttosto che comportamentali significa avere metodo ed efficienza per ottenere un risultato dall’attività fisica.